Jeet Thayil- Narcopolis
traduzione di Vincenzo Mingiardi
Neri Pozza, Vicenza 2012
Era da tempo che non leggevo un romanzo così interessante, come questo dello scrittore indiano Jeet Thayil, Narcopolis (traduzione di Vincenzo Mingiardi, Neri Pozza, Vicenza 2012). Il libro, primo romanzo dell’autore, ha partecipato alla selezione finale del Booker Prize.
Qualcuno lo ha descritto come un romanzo sull’oppio e i suoi effetti ambientato nella Bombay del 1970. E’ stato persino paragonato a “La scimmia sulla schiena” di William Burroughs e “Le confessioni di un mangiatore d’oppio” di Thomas de Quincey. In realtà, si tratta di un romanzo visionario, di una potenza folgorante, con un impasto linguistico densisimo e un profilo dei personaggi che amplifica la tecnica “magica” di Rushdie. Notevolisimo.
A.DeL.
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